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giovedì 17 marzo 2011

giorni festivi e strade deserte

in macchina non si ha mai il tempo di guardare le cose
il paesaggio, le anime che stanno intorno, il cielo
ma a volte capita di dimenticare la velocità
e di gettare gli occhi oltre
è possibile allora percepire oggetti incredibili
come le due file di alberi che costeggiano la strada
con i rami alti che si intrecciano, che si sfiorano
e percorrere la navata di una chiesa vitale è meglio
che baciare i banchi e il sedere del prete

poi, in questo striminzito boulevard padovano
ci sono altre cose incredibili
come le bandiere
che ci ricordano dove abitiamo
e cosa significa abitare
prendere su di sé le gioie, i dolori
soprattutto i dolori
della propria terra martoriata
e ricordare che esiste anche la chiesa vitale
anche un altro paese
con meno nebbia e meno mazzette
con meno meschinità forse, e meno preti
con più passione
e voglia di restare, o di fuggire, con voglia
con l'anima e con il corpo
soprattutto il corpo
fisicamente impressi con le nostre ombre
schiacciate dal sole
di questa primavera
che non l'abbiamo mai aspettata con più ansia


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