POST HIT: NON BASTA MAI

martedì 24 luglio 2012

NON BASTA MAI







Facevamo lunghi aperitivi senza cena,
lasciavo molti libri a metà in quel periodo,
e poi decine di film cominciati appena;
li guardavamo due minuti, neanche il tempo che finissero
i titoli di apertura con il nome del produttore
esecutivo scritto in grande (più grande degli altri)
con la musica magari e tutto il resto che
già eravamo a rotolarci sul divano, a contorcerci
come animali selvatici, era più forte di lei,
dev'essere per questo motivo che non sono mai 
diventato un grande cinefilo,
e stavamo pomeriggi interi a bere vino e
fare l'amore come dei folli, ed era tutta rose e fiori.

Non credere che fossero filmetti,
intendo mi è capitato anche con Antonioni, Godard
o Hitchcock (mai con un Fellini), insomma capitava
anche con i migliori, era proprio una malattia
la sua credo; ce n'erano anche altre in giro
che m'invitavano a casa loro a vedere film
anche nella notte, con inviti pretestuosi eccetera
però di solito aspettavano che passasse una mezz'ora
buona prima di farsi sotto, e io non riuscivo mai ad entrare 
nella trama.

Il gioco è questo: entrare nella trama.

Li riguardavo anche, alcuni di quei film, da solo però, e
mica tutti, alcuni soltanto
(quelli con le partenze migliori?
non ricordo in base a quale criterio li scegliessi).
Una cosa è certa: non ci si deve mai fidare delle 
recensioni sul retro delle custodie.
Non ne bastava mai, di tempo per far l'amore
di qua e di là come un cane in calore.
E non è che fosse sempre il paradiso ad essere
proprio sinceri.


Rivoluzioni saltate, appelli mancati,
ore di studio gettate dalla finestra,
cene appena abbozzate;
apparecchiavo anche la tavola magari, ma
spesso l'acqua che lasciavo sul fuoco per la pasta
era evaporata tutta quando ritornavamo in cucina.
Pentole bruciate. 
Ci si ricorda che si deve anche mangiare
quando si sente odore di acciaio tostato.
Quasi sempre era troppo tardi e mandavamo per aria
tutto.
Bicchieri di martini lasciati a scaldarsi per ore,
e il ghiaccio era tutto sciolto e il martini tutto 
annacquato. Li bevevo ugualmente,
che altro potevo fare?

Racconti non scritti e amici trascurati; lasciavo
le persone e le pagine a decantare come il rosso,
spesso le ritrovavo migliorate sul serio, se mi  capitava
la fortuna che non mi avessero
mandato a cagare nel frattempo.
Le persone se la prendono, le pagine mai.


Succede così: ci mandiamo anche a cagare, ma
siamo solo uomini in fin dei conti, e un po' di
leggerezza non guasterebbe a volte.


Feste alle quali alla fine non partecipavo;
avrei voluto mi vedesse mia zia quella volta
che ho saltato a piedi pari non so neanche
più che importante evento familiare cui ero
stato caldamente invitato ad andare;
per questo motivo non parlo più con la maggior parte
dei miei parenti, devono essersela proprio presa, 
avrei proprio voluto mi vedesse, lei e tutti quanti,
mentre stavano seduti a tavola con i posti cha avevamo
lasciato vuoti, mentre noi si beveva birra, sulla collina nella 
sera che bruciava, a quel concerto, era estate,
e poi giù di nuovo verso la città a fare l'amore
e sui prati dei parchi la notte, in macchina
come conigli, e di qua e di là
ce n'era davvero da raccontare, e il tempo
non bastava mai per l'amore.
Solo per l'amore,
Solo per l'amore, capite, tutto questo.
Ce ne vuole di tempo, non bastava mai.


Non ne basta mai.

Nessun commento:

Posta un commento