Nel giardino soltanto
lo scorrere lento e lieto delle stagioni
uniforme nel suo nascere e morire di fiori
- germoglio e distacco, caduta
e nuova nascita -
a volte ti pare di vederlo in sogno
oppure senti grida e schiamazzi
dall'esterno e sono vicinissimi
e la quiete è minacciata
e capisci che lì sta tutta
tutta la sua importanza - nella fragilità
e ti chiedi se saprai
lasciarti alle spalle i fiori
e le morbide azioni quotidiane
come la distribuzione dell'acqua
e la potatura, ti chiedi
se saprai gettare al di là di queste mura
lo sguardo, ti chiedi
se gli usati, conosciuti strumenti
ti cadranno di mano al momento giusto
e se varcherai la porta
non guardandoti indietro
perché la tua Euridice sta lì fuori
nel mondo, tra le grida.
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