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sabato 1 settembre 2012

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[Mark Fuller, "Laminar Geodesic"]





invero l'inverno
non finisce
né mai scioglie
gocciolando via
dalle mie ossa,

è un inferno
di gelo
che sboccia
ad ogni tuo
mancato sguardo.

[...]

che venga la peste
a fiumi su di noi
come di notte
una pioggia.

- la morte, la morte
ah! la morte! - 
lacrimavi;
sulla sorte
il nostro sogno
poggia.

io sono stato
il vomere del
tuo tormento,
l'arsura;
ora non vorrei
più essere niente.

le tue palpebre 
si disciolgono;
semi infranti 
dal peso d'una mola,
il significato perso
della tua ultima
parola.




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