POST HIT: agosto 2013

martedì 6 agosto 2013

LA FESTA




in questa questua
è saper fare la ruota

essere capace di torcerti,
imparare a fare salti mortali
capriole contorsioni acrobazie

prenderla con calma,
saper tirare un respiro
prima di rituffarti
nella corsa

soprattutto prenditela comoda
e lascia che ti versino da bere

saperti scentrare sfondandoti,
ridiscendere fino alle fondamenta
del monumento del momento
disfare giù tutto
rifare daccapo tutto e
prendere il rischio, ballare.

è quel che resta che conta.
è la panna che non si smonta;
sono le tue labbra sempre umide
di baci

baci avuti, baci desiderati
e le narici, quelle della città,
e i suoi occhi dappertutto

di tutte le scene e le messinscena del caso
non ne resterà in piedi una
quando si spegnerà la musica 

a niente serve
fare la finta di farla finita
puntare i piedi su questioni
di principio
metterla sul personale
lamentarsi
procrastinare

piuttosto improvvisa
aperitivi estemporanei
alle tre del pomeriggio
amala alla follia
ammalati di qualcosa
ammàliati di tutta la notte che puoi

soprattutto prenditela comoda
e lascia che ti versino da bere

ora sento salire il suono
di quella musica di cui mi avevano detto,
lo sento schioccare nel lento
movimento del tuo paniere scarno,
è un turbinio sussurrato

io non ho mai niente,
tu stessa non hai niente
e questa è una festa

non avere mai nulla da dimenticare,
saper chiedere
né avere mai alcuna pretesa,
saper perdere.