POST HIT: gennaio 2012

giovedì 26 gennaio 2012

GASOLIO



“Sentire questo odore di gasolio mi fa sorridere.
E’ l’odore del mio primo impatto con la Nigeria, appena fuori dall’aeroporto. La prima cosa che ho sentito qui. L’odore del gasolio è stato l’inizio…soltanto l’inizio.

Questo sei tu il giorno in cui ti hanno assunto, che esci dalla sede ancora stordito e con un sorriso ebete stampato in faccia. Euforico per le strade di Roma. Ti si era appena aperto un mondo.
Un mondo affascinante che però non riuscivi ancora ad immaginare.
Questo sei tu appena terminata la visita medica, sudato fradicio per la tensione e con un braccio grosso così. Il braccio destro. Il dottore non trovava la vena. Quindi ha infilato l’ago e l’ha girato fino a quando non l’ha intercettata. Stronzo. Sai che sei dentro a qualcosa di grosso, al di fuori del comune, ma tutto quello a cui riesci a pensare è che hai male al braccio, che dovrai guidare, che fa freddo e sei nervoso.
Questo sei tu nel momento in cui saluti la tua ragazza.
Allora…sta succedendo veramente.
Lei che piange e tu che per la prima volta non sai darle delle risposte, non sai cosa dirle. Non puoi.
Analizzando oggettivamente la situazione…in qualche modo sei tu la causa.
Questo sei tu nel momento in cui decidi di non salutare i tuoi amici. Di non salutare Padova.
E chissà perché poi.
Questo sei tu la tua ultima sera in patria prima della partenza, a Roma. Che giri per la città solo, inebriato come in un mix di eccitazione e paura, ti bevi per la prima volta un paio di whiskey in un bar, osservi la gente, i turisti, e dentro di te dici arrivederci al tuo mondo. Al mondo come lo hai conosciuto fino ad ora.
E questo sei tu in aereo, che piangi e ti commuovi mentre guardi le foto di te e lei.
Che non sai dove cazzo andrai a finire stavolta.
Poi volgi lo sguardo fuori dal finestrino e per la prima volta nella tua vita vedi il deserto del Sahara.
Sabbia e oleodotti e sole. Luce. Ombra.
Poi ti addormenti, e quando ti risvegli sei ancora sopra al deserto.

Sorridi avanti ai fotografi e ai giornalisti.
Rilascia una dichiarazione. Magari qualcosa di profondo. Che commuova il pubblico.
E soprattutto…smettila di piangere.
Rilassati…tanto nessuno uscirà vivo da qui.”


martedì 24 gennaio 2012

Un'autoarcheologia #4

Nonostante siano passati dodici
Anni dalle medie, nonostante
Tutti gli pseudo-rimedi di amici & medici
& le notti a rotolarmi sui divani
Per allenarmi alle scene madri
Ancora una volta la parola esperienza non esiste
Quando è ora di prenderle le mani.

venerdì 20 gennaio 2012

THE BIG CHILL

Rendersi conto con la certezza di una colpa
Che se proprio devo insistere, ed esistere
Non potrei davvero essere che qui,
In risacca su questo tappeto
Carico d'anni e di insidie
& di tutti i tatuaggi che non ho mai fatto
Un'anima persa come tante, in fondo,
In attesa dell'ultimo giro
Del Gin Tonic Filler Patrol
- Eppure con tutto il poco cuore che mi resta
Un quasi-niente che si arresta
& riparte 50 volte al minuto
Spero che tutto questo
-Pigiami, esami, occhiaie, sangue & sputi, sushi, salette, prove voci,
Stragi sfiorate & notti fuori-
-Vomito in mezzo ai fiori-
Abbia in qualche modo un qualche senso
(O almeno che Jens Lekman
Faccia un altro disco così bello).

giovedì 19 gennaio 2012

Post Orgasmic Kebab


Certo sarebbe una vera rivoluzione teenage
tutta questa voglia di ballare che abbiamo ai piedi,
se solo tralasciassimo il fatto che pendiamo ai trenta
e ci sentiamo foglie alla deriva nel vento
o che non ci riesce ancora di prendere sul serio l'amore.
-già, già..nessun vento è buono per chi non sa dove sbattere il naso-
Ancora come i ragazzini a scopare in macchina, nei parcheggi,
la notte.
-andiamo sempre di corsa, ma per correre dove, poi?-
Restiamo
imbambolati a perderci nei gesti di questo posto,
negli occhi carbone dell'uomo dietro una vetrinetta sporca
di starnuti e grasso,
mentre aspettiamo che facciano la barba al nostro kebab
- me ne vado, sul serio stavolta, a costo di..-
Il costo della vita in perenne aumento e noi sempre
qui, generazione 899 € netti al mese, fanculo le spese,
fanculo le code d'Agosto, fanculo i soldi, i saldi.
Fanculo tutto.
- il sistema solare è più angusto di qui, cosa credi..-
Entra un tipo con il buio attaccato al sedere,
il freddo gli morde le caviglie, gli è addosso e tutto intorno,
mi par di vederlo avvolto su di lui,
chiede una pizza.
Dentro la tua macchina era estate,
ma è solo lavoro di testa e tutto merito dei Crystal Fighters,
la verità è decisamente più fredda.
-dove cazzo pensi di andare, credi sia davvero una soluzione fuggire?-
Giocare a nascondino con la polizia non è più divertente.
Giocare a far l'amore non è più bello come quando potevamo
permetterci di sbagliare, magari rischiare di finire a fare sul serio.
Indugiamo guardinghi e pieni di paura di farci male, paralizzati dal terrore
di bruciarci, di lasciare uscire quelle parole dalla bocca,
quasi per scherzo.
- niente ci appartiene, solo il tempo è nostro -
Ed è stato il modo sottile in cui me l’hai detto, con un broncio
spolverato di sorriso, che mi ha fatto venire in mente Cole.

martedì 10 gennaio 2012

Vademecum #1

Tieni sempre la parte ai party
Cerca di importi, non opporti, non importa
E ricorda:
E' volgare parlare di soldi
E' volgare comprare ai saldi
Non dire che ascolti gli Assalti
"Cesco, te lo ricordi?"
A momenti ribalto gli occhi
E intorno a me vedo gente
Così perfettamente a suo agio
Con la propria vita & l'argenteria
Mentre penso che i miei problemi sono sempre gli stessi,
Due o tre,
Enormi,
E che non li ho mai risolti.